Educare giovani astinenza

EDUCARE I GIOVANI ALL’ASTINENZA NON FUNZIONA

La strategia per preservare la salute sessuale dei giovani con l’astinenza si è rivelata inefficace.

 

Il fallimento degli Aoum (abstinence-only-until-marriage programs).

Educare giovani astinenzaNati negli Stati Uniti nella seconda metà degli anni 90′ a causa dei casi di gravidanze indesiderate in età adolescenziale e in seguito alla pandemia di Hiv e Aids dopo il 1981,

i programmi di astinenza sono falliti.

Infatti, dove sono stati scelti programmi di educazione sessuale più esaurienti si sono osservati il posticipo dell’età del primo rapporto sessuale e una generale riduzione di comportamenti sessuali a rischio come il sesso non protetto.

Inoltre i programmi sull’astinenza violano alcuni diritti umani degli adolescenti, dato che non forniscono che informazioni mediche adeguate e non considerano alcuni gruppi di ragazzi, fra cui omosessuali, lesbiche, bisessuali, transgender ed altri.

La situazione in Europa.

In base ai dati che si leggono nel Rapporto dell’Unione Europea del 2013 Policies for Sexuality Education in the European Union, si disegna una mappa di come gli Stati europei si orientano rispetto all’insegnamento dell’educazione sessuale che varia da paese a paese: «nella maggior parte dei Stati membri dell’Unione europea questa materia è obbligatoria (in Germania dal 1968, in Danimarca, Finlandia e Austria dal 1970, in Francia dal 1998)».

Fanno eccezione 7 paesi su 24 analizzati:

  • Bulgaria,
  • Cipro,
  • Lituania,
  • Polonia,
  • Romania Regno Unito (ma nel febbraio del 2015 i parlamentari inglesi hanno chiesto che l’educazione sessuale divenga obbligatoria nella scuola primaria e secondaria)
  • Italia.

Nel rapporto, pubblicato dal Dipartimento Direzione generale per le politiche interne del Parlamento Ue si legge che

«gli esperti hanno affermato in numerosi studi e rapporti che un’educazione sessuale insufficiente porta ad un aumento del tasso di gravidanze in età adolescenziale

e a una maggiore quantità di persone che soffrono di AIDS e malattie sessualmente trasmissibili».

Per questo motivo «l’educazione sessuale dei giovani deve essere considerata come uno strumento appropriato per prevenire questi effetti negativi».
In Italia ciascun dirigente scolastico è responsabile – e dunque ha la libertà di prendere decisioni – sulla formazione in tema di educazione sessuale.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *