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DIETA OBESOGENICA E OBESITÀ

Lo studioso Mark Rossi e i suoi colleghi dell’Università del North Carolina sostengono che una dieta obesogenica, ovvero ricca di grassi, causa il mal funzionamento di alcuni neuroni della parte del cervello che supervisiona il bilancio energetico: il cervello non tiene più conto delle calorie assunte e continua a inviare all’organismo segnali che invitano a […]

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TEMPERATURA E FASE REM

Quando l’ambiente raggiunge la temperatura ideale per il corpo, aumenta la frequenza della durata delle fasi REM Secondo i ricercatori, si tratta di una strategia di risparmio energetico in quanto, eliminando la necessità di regolare la temperatura esterna, il corpo riesce a dedicarsi maggiormente al sonno REM. Queste fasi infatti sono caratterizzate da rapidi movimenti […]

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IL SONNO

Il sonno sembrerebbe avere una funzione legata al funzionamento del sistema nervoso. Dormire infatti secondo molti studiosi plasmerebbe la rete neurale ovvero la creazione di nuove connessioni e la stabilizzazione di quelle esistenti. Lo studioso Allan Rechtschaffen sostiene che: “Sei il sonno non avesse una funzione vitale, sarebbe il più grande errore dell’evoluzione.”

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EINSTEIN E DAVID HILBERT

Si racconta che Einstein quando cominciò a elaborare la teoria generale della relatività, che lo portò ad approfondire il calcolo tensoriale con l’aiuto dell’amico Marcel Grossmann, temendo che David Hilbert arrivasse prima di lui a formularne la versione completa, vi si dedicò anima e corpo, senza dormire, radersi e scordandosi addirittura di mangiare.

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INTELLIGENZA E DEDIZIONE

L’intelligenza è una qualità straordinaria, ma per riuscire a eccellere occorre dedizione. Essa è un fattore cruciale per le nostre facoltà cognitive e per l’apprendimento, ma entrano in gioco anche altri fattori quali la qualità dell’istruzione scolastica, la determinazione e la passione.  Stern e Neubauer Secondo gli studiosi Stern e Neubauer: “una persona non particolarmente […]

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MAMMIFERI AGGRESSIVI

Solo lo 0,3% di tutti i mammiferi muore in conflitto tra membri della stessa specie. Nei primati il tasso è del 2% Josè Maria Gomez dell’Università di Granada sostiene che “i dati confermano l’esistenza di una componente genetica ereditaria che si è tramandata nel processo evolutivo.”