IL PREMIO TERZIANI VIENE ASSEGNATO A DOMENICO QUIRICO

La giuria del premio letterario Tiziano Terzani quest’anno ha deciso di assegnare il premio a Domenico Quirico. Il giornalista e scrittore è stato scelto per l’intenso affresco sulla guerra civile in Siria, che ha dato con il libro “Succede ad Aleppo”.

Il premio Terzani

Premio Terziani QuiricoLa cerimonia di consegna del premio Terzani avverrà il 12 maggio a Udine.

La giuria composta da nomi celebri del giornalismo – tra cui Milena Gabanelli, Giulio Anselmi, Toni Capuozzo, Ettore Mo – ha deciso di assegnare il premio a Domenico Quirico.

Nel libro “Succede ad Aleppo”, Quirico ripercorre le vicende della capitale siriana e dei suoi abitanti durante i sette anni di una guerra civile che ha provocato circa mezzo milione di morti. Nel mezzo ci sono le manifestazioni contro Assad e le battaglie casa per casa tra l’esercito e i ribelli.

 

Il testo della motivazione

Il testo della motivazione dell’assegnazione del premio recita che nel libro non c’è posto per

“i termini enfatici, dirompenti che i racconti di guerra tradizionalmente sembrano voler competere con il rumore delle bombe e il colore del sangue.”

“Nel suo libro Quirico non ci dice perché in Siria sia scoppiata la guerra civile” ha detto Angela Staude Terzani, moglie dello scrittore-giornalista al quale il premio è intitolato. “Lui ha scelto con chi stare: l’Armata siriana libera di Aleppo. Non ci dice quanti sono i morti dell’una e dell’altra parte. Sa che contarli non ci dice ancora niente sulla guerra. La guerra è quel bambino che ti sorride e un attimo dopo è ucciso da una scheggia, è quell’elicottero che ronza sopra i tetti e il momento in cui esci di casa ti spara. Alla fine non sai ancora perché combattiamo in Siria, ma sai un po’ di più sull’uomo.

 

Domenico Quirico

Domenico Quirico si è detto “onorato di ricevere un premio dedicato a uno degli ultimi grandi giornalisti del Novecento.”

Sulla situazione in Siria ha commentato:

“La Siria e i suoi profughi sono diventati d’attualità sui giornali quando si sono materializzati come ingombro e fastidio nelle nostre faccende quotidiane, bussando alla porta del fortunato continente che è l’Europa (…)

Una volta che Angela Merkel ha accolto quelli che le servivano” in seguito all’accordo tra Unione Europea e Turkia “per tenere queste persone fuori dal nostro sguardo, la situazione è tornata quella di prima: a un’ora e mezzo da qui la gente continua “normalmente” a morire senza che a noi interessi – e in questo avverbio c’è tutta la immensa profondità di questa tragedia (…)

La Siria resterà lo scandalo del ventunesimo secolo.

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