Gli etologi hanno di recente scoperto che gli animali adottano un sistema economico di scambi molto simile a quello che intercorre tra gli uomini: si scambiano beni e servizi, si creano la clientela ed elargiscono un pagamento per la sicurezza personale, il servizio di baby sitter e addirittura anche per le prestazioni sessuali.
I ratti grigi
Manon Schweinfurth, etologa all’università di Berna ha studiato il comportamento dei ratti grigi. Ha scoperto che lo scambio di beni fra i membri di una collettività è legato anche alla qualità di essi: un ratto è più generoso nei confronti del compagno che gli ha in precedenza dato un bene a lui gradito – come ad esempio una banana.
Gli scimpanzé
Nelle tribù di scimpanzé si è notato che molti maschi offrono del cibo ad altri maschi più forti in cambio di protezione. Si è anche osservato che la stessa offerta di cibo fatta a una femmina può portare ad ottenere favori sessuali. Inoltre gli scimpanzé danno un preciso valore ai beni e/o servizi scambiati: il grooming vale poco, mentre la protezione molto. Il primo infatti si scambia con sé stesso – grooming con grooming – mentre il secondo con il cibo.
I cebi
Keith Clen, della Yale School di Management, ha provato a insegnare ai primati – nello specifico ai cebi – l’utilizzo dei soldi – in questo caso discetti di metallo – Il risultato è stato sbalorditivo: non solo i primati hanno capito che per avere del cibo dovevano “comprarlo” con le “monete”, ma addirittura hanno intuito la legge di mercato che invita ad acquistare una maggior quantità di beni – nel caso dell’esperimento si trattava di mele – quando il prezzo è più basso.
Le femmine inoltre si facevano dare queste monete in cambio di rapporti sessuali per poi usarle per comprare cibo.
I pipistrelli sudamericani
I pipistrelli sudamericani effettuano dei veri e propri prestiti a lunga durata. La risorsa scambiata è il sangue, che si procurano mordendo altri mammiferi e che è di vitale importanza per la loro sopravvivenza. In pratica un pipistrello rigurgita parte del proprio pasto nella bocca di un altro pipistrello per poi vedersi ricambiato il favore – restituito il prestito – nel momento del bisogno.
I pesci pagliaccio
a I pesci pagliaccio stipulano un vero e proprio contratto di affitto con le anemoni – i cui tentacoli risultano velenosi per gli altri pesci – in cambio di una costante pulizia dai parassiti.
I pesci pulitori della barriera corallina.
a I pesci pulitori della barriera corallina hanno dato vita a dei veri e propri “negozi” lungo la barriera stessa. Hanno creato una sorta di aree commerciali dove ogni gruppo offre la possibilità agli altri pesci di farsi togliere i parassiti dalle scaglie – parassiti che costituiscono il nutrimento dei pulitori.
I suricati
a I suricati sono piccole manguste africane. In un gruppo solo una femmina ha “il diritto” di procreare. Questa, infatti, per consolidare il suo potere uccide gli eventuali figli delle altre e le obbliga, se vogliono restare nel gruppo, ad accudire e nutrire la sua prole.
I pinguni di Adelia
Anche tra i punguini di Adelia esiste un vero e proprio scambio di favori sessuali a pagamento tra a femmine e maschi. I maschi, in cambio dell’accoppiamento, lasciano infatti che le femmine prendano un sasso dal proprio nido e lo portino nel loro.
Il ragno Pisaura mirabilis
Più sottile la tecnica dello scambio beni-sesso nel ragno Pisaura mirabilis, che talvolta sfocia in un vero e proprio imbroglio.
I maschi di questa specie pagano i favori delle femmine offrendo loro degli insetti avvolti nella seta.
E consumano il rapporto mentre le femmine sono intente a scartare e mangiare il dono loro portato.
Qualche volta però provano a imbrogliare avvolgendo nella seta un seme invece di un insetto. Sembra però che vengano scoperti e bloccati celermente dalle femmine imbrogliate.