Sindrome Hoigne antibiomania

LA SINDROME DI HOIGNE’, O “ANTIBIOMANIA”

Alcuni antibiotici, come la claritromicina, sono fortemente a rischio per lo sviluppo di reazioni psicotiche acute.

La sindrome di Hoignè

Detta anche “antibiomania”, compare entro i primi giorni di terapia antibiotica e si risolve dopo 1-3 giorni dalla sua cassazione. Nel 40% dei casi non c’è bisogno di ricorrere ad alcuna terapia psichiatrica.

Rolf Hoigné

La sindrome fu descritta per la prima volta da medico svizzero Rolf Hoigné, che dal 1959 al 1962 studiò una serie di casi di pazienti che avevano sviluppato sintomi psichiatrici a seguito della somministrazione intramuscolare di procaina-pennicillina.

L’ipotesi del kindling

In alcuni casi si è registrata la sindrome in occasione della somministrazione di antibiotici con anestetici.

L’eccitabilità neuronale (kindling) a livello del sistema limbico sarebbe indotta dalla somministrazione di anestetico e dall’effetto antagonistico sul principale neurotrasmettitore inibitorio del sistema nervoso centrale dell’antibiotico.

Sofferenza ischemica

Rahul Rao, psicogeriatra del Guy’s Hospital di Londra, ha ipotizzato che la sofferenza ischemica cerebrale cronica può presentare un fattore rischio per l’insorgenza della sindrome.

Ancora molti dubbi

Il meccanismo con cui la claritromicina – un macrolide derivato dell’eritromicina – possa causare reazioni psichiatriche acute non è ancora chiaro.

E’ vero che l’aggiunta di questo antibiotico a trattamenti cortisonici, antidepressivi o antiretroviarli tende a favorire l’insorgere di sintomi come l’ansia, l’agitazione, la dissociazione, la disorganizzazione comportamentale, deliri e allucinazioni.

E’ anche vero che gli stessi effetti si sono verificati a pazienti che non hanno associato il farmaco ad altri. Accumulandosi nell’organismo, a causa del fatto che inibisce il suo stesso metabolismo, può agire direttamente sul cervello attraverso il suo sottoprodotto 14-idrossiclaritromicina, che penetra facilmente nel sistema nervoso centrale. Influendo quindi sui neurotrasmettitori sia eccitatori che inibitori.

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