La “Festa dei Morti” in Sicilia è una ricorrenza tuttora molto importante. Viene celebrata il 2 novembre per commemorare i defunti.
La leggenda vuole che nella notte tra l’1 ed il 2 novembre i defunti visitano i parenti, che sono ancora in vita, e portano doni ai bambini, che rappresentano la loro immortalità – genetica – e la vita che continua.
I giocattoli vengono nascosti in casa e trovati al mattino, con una sorta di caccia al tesoro.
Le origini
La festa è legata ad antichi riti pagani. Nella tradizione celtica era l’ultimo giorno dell’anno conosciuto anche con il nome di Samhaim, che tradotto vuol dire “tutte le anime”. In questo giorno la notte era più lunga del giorno e questo, secondo una leggenda, permetteva al principe delle tenebre di chiamare a sé tutti gli spiriti e di poter passare da un mondo all’altro.
Nel 835 d. C. Papa Gregorio II fece spostare il giorno della ricorrenza di Tutti i Santi dal 13 maggio al 1 novembre per cercare di far dimenticare alcuni riti pagani.
Verso la fine del X secolo, la ricorrenza prese il nome di commemorazione dei defunti e si celebrò il 2 novembre.
La filastrocca
La sera tra l’ 1 e il 2 novembre, i bambini, per invitare i morti a portargli i doni, recitano un’antica filastrocca.
“Armi santi, armi santi
Io sugnu unu e vuatri siti tanti
Mentri sugnu ‘ntra stu munnu di guai
Così i morti mittiminni assai.”
“Anime sante, anime sante
Io sono uno e Voi siete tanti
Mentre sono in questo mondo di guai
Regali dei morti mettetemene tanti.”
Le usanze
Oggi vengono allestite in molte parti della Sicilia, delle “fiere” dove si trovano bancarelle di giocattoli e oggetti vari.
Esiste l’usanza di regalare scarpe nuove, talvolta piene di dolci, come ad esempio:
- i pupi ri zuccaru (bambole di zucchero), preparate interamente con lo zucchero, dipinte a mano e ispirate di solito ai paladini di Francia;
- i crozzi ‘i mottu(ossa di morto), ossia dolci a forma di tibie umane;
- i frutti di martorana preparate con farina di mandorle e zucchero;
- i pupatelli ripieni di mandorle tostate;
- itaralli ciambelle rivestite di glassa zuccherata;
- i nucatoli velati di zucchero;
- itetù velati di polvere di cacao