BRITTANY RUNS A MARATHON (BRITTANY NON SI FERMA PIU’)

Recensione del film di AMAZON PRIME dedicato alla distanza regina

Brittany non si ferma più - Film (2019)

“Brittany non si ferma più” è un film commedia del 2019, diretto da Paul Downs Colaizzo e distribuito da Amazon Prime Video da Novembre 2019, disponibile pertanto per tutti gli utenti PRIME.

La protagonista è Brittany Forgler (interpretata da Jilian Bell), una ragazza single che vive un un mini-appartamento a New York e che è immersa in una vita senza grandi passioni vissuta alla giornata: non ha fidanzato, ha alcune amiche (tra cui una coinquilina), un lavoro saltuario come maschera di un teatro, qualche uscita serale condita di alcol e qualche avventurina.

In questo contesto, cercando di migliorare il proprio umore, si reca dal medico in cerca di un farmaco antidepressivo, ma il dottore, vedendo lo stato di forma della ragazza consiglia piuttosto di rimettersi in forma facendo una dieta e iniziando a fare sport

Brittany pertanto, con difficoltà e con poco convincimento, inizia a correre prima un isolato, poi facendo brevi gare di 5 Km (le camminate/corse amatoriali che tanto ci mancano in questo periodo), e assieme ad una vicina e ad un ragazzo gay conosciuto durante una gara propone di correre la mitica Maratona di New York.

Il percorso “sportivo” di Brittany si associa a quello personale, che la porterà a cercare un nuovo lavoro, un fidanzato, un appartamento più adeguato per le sue esigenze di ragazza ormai non più adolescente.

La strada non è tutta in discesa, non mancheranno gli intoppi (fisici e sentimentali), anche se la forza di volontà e la determinazione di Brittany è travolgente e non mancherà di attirare simpatia e senso di immedesimazione.

Il film cerca in modo leggero di parlare di un tema difficile da trattare in ambito cinematografico, ovvero lo sport (anche se amatoriale); la narrazione, tratta da una storia vera, e la verve di Jillian Bell (dimagrita per l’occasione per entrare nel personaggio) ne rendono un film godibile.

Rimane però una sensazione di incompletezza: il film tocca tanti argomenti interessanti tra cui le dipendenze, il rapporto tra gay e figli, il rapporto tra genitori separati, lo sport come rivincita, la depressione, la solitudine di una grande città… ma non ne sviluppa nessuno, rimanendo superficiale, per il timore di rendere lo stesso troppo “pesante”.

Altresì lo sviluppo personale della protagonista è visto dall’esterno, e a parte i risultati concreti raggiunti (il fidanzato, il lavoro, l’appartamento) si fatica ad intuire il vero cambiamento di Brittany, tanto da sortire il dubbio che, come ad un gioco dell’oca, riportando la protagonista all’inizio, la storia si potesse ripetere all’infinito, senza che il percorso lasci il minimo strascico.

A parte queste considerazioni, consiglio la visione del film a tutti, innanzitutto per sfatare molti luoghi comuni sulla corsa e sulla maratona; a tutti verrà voglia di impegnarsi come Brittany e l’augurio e’ di ritrovarci alla partenza della gara di corsa più famosa: la Maratona di New York.

TRAILER:

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