GENERE: Commedia
ANNO: 2018
REGIA: Luca Miniero
ATTORI: Massimo Popolizio, Frank Matano, Stefania Rocca, Gioele Dix, Eleonora Belcamino, Ariella Reggio, Massimo De Lorenzo, Giancarlo Ratti, Guglielmo Favilla, Luca Avagliano, Daniela Airoldi
PAESE: Italia
DURATA: 100 Min
DISTRIBUZIONE: Vision Distribution
TRAMA:
“Sono tornato”, diretto da Luca Miniero, vede uno smarrito Benito Mussolini riapparire in piazza Vittorio, nella Roma dei giorni nostri, con la divisa sporca e il volto tumefatto. La guerra è finita, la sua Claretta non c’è più e tutto sembra cambiato. All’apparenza. Il duce non apprezza per nulla lo scenario multiculturale della piazza gremita. Né comprende l’attaccamento morboso all’arnese “telefonino”. Assorbiti dagli schermi e persuasi che si tratti dell’ennesima attrazione per turisti, i passanti infatti continuano a ignorarlo. Finché Andrea Canaletti, un giovane documentarista con grandi aspirazioni, ma pochissimi successi, guidato da necessità, credendolo un attore comico, non gli propone di diventare protagonista di un documentario. Per l’affabulatore Mussolini è l’occasione di riconquistare le masse. Tra i due comincia così una surreale convivenza. In giro per l’Italia, tra ospitate in tv e incontri con gli italiani dei giorni nostri, Mussolini riesce a diventare addirittura protagonista di un show televisivo. Il Duce si convincerà quindi di poter riconquistare il paese. Sono tornato film Sono tornato film Sono tornato film Sono tornato film Sono tornato film
RECENSIONE:
In una scena di Sono tornato, Il Duce secondo Massimo Popolizio entra nella scalcagnata sede di un circolo neofascista e dichiara solennemente: “Il problema di questo paese è la memoria”.
Memoria… Ecco la parola magica che serve da chiave di lettura del nuovo film di Luca Miniero, una commedia in cui la risata diventa prima sorriso e poi smorfia di disgusto. Pellicola che arriva in sala nel bel mezzo di un’aspra campagna elettorale, a rimproverare l’uomo odierno di aver dimenticato troppo in fretta la lezione del passato.
Spunto di riflessione per meditare sul fatto che l’entrata in guerra, le leggi razziali, le libertà di stampa e di opinione cancellate e calpestate, la marcia su Roma e il delitto Matteotti sono orrori che, invece di precipitare nell’oblio, andrebbero ricordati.
Per concludere quindi possiamo affermare che la pellicola in questione si tratti di un divertente esperimento storico in forma di comedy. I tempi sono cambiati, il “popolo” italiano non tanto.