Westworld HBO film

Westworld

Volete sapere cosa si prova a uccidere e stuprare sapendo che non ne pagherete le conseguenze? Liberare la parte peggiore del vostro essere; alimentare il demone che alberga dentro di voi. Entrare nelle vite degli altri per poterle distruggere.

È utopia? No, è realtà, o almeno potrebbe esserlo a breve.

Un assaggio lo da Anthony Hopkins nel ruolo di scienziato creatore di Westworld.

Parco dei divertimenti futuristico in stile western

Westworld HBO film Westworld è un parco di divertimenti futuristico in stile western creato per ricchi clienti che vogliono immergersi totalmente in un vero parco a tema western, in cui interagiscono con robot progettati per interpretare una parte. Le “attrazioni” sono costituite da androidi talmente realistici e tecnologicamente avanzati da passare per umani. Gli ospiti pagano cifre esose per vivere le loro fantasie, soprattutto quelle più perverse.

Ciò che il cinema crea la realtà emula. Sarà questo il nuovo parco dei divertimenti per potenziali assassini e stupratori?

Dei di una nuova razza

In Westworld il meccanismo perfetto si incrina e l’ossessione per la perfezione prende la mano degli scienziati della corporation proprietaria del parco. Nei suoi ranghi dirigenziali si crea una divisione fra i manager legati al successo economico e i sognatori in preda alla hybris, dei di una nuova razza per cui l’errore è elemento chiave dell’evoluzione. Un parco dei divertimenti che in realtà è un inferno per i residenti, costretti a subire i capricci e le perversioni degli ospiti.

Gli androidi di Westworld ad un certo punto si ribellano, perdono le granitiche certezze della loro placida esistenza virtuale e si trovano con qualche ricordo residuo nella memoria – cancellata fra un’interpretazione e l’altra – fino a generare l’embrione di un subconscio.

Una cupa odissea sull’alba della coscienza artificiale e il futuro del peccato

Il western incrocia la fantascienza nella nuova serie HBO Westworld. Un progetto che arriva dopo l’esplosione dei costi fino a 100 milioni di dollari e qualche riscrittura, per una serie su cui il colosso americano punta molto per raccogliere il testimone de Il Trono di spade. Si tratta di un remake in forma seriale del film Il mondo dei robot, scritto e diretto nel 1973 dal mago della science fiction Michael Crichton.

Una scommessa importante, quella di far coesistere due generi lontani tra loro come il western e la science fiction. L’intenzione è quella di creare un parallelo fra i pionieri dell’espansione a occidente e i pionieri della produzione in serie di androidi perfettamente simili all’uomo. L’idea è quella di caricare di significati filosofici quella che viene definita “una cupa odissea sull’alba della coscienza artificiale e il futuro del peccato”.

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