La seconda stagione di Westworld è stata progettata con ambizioni addirittura superiori rispetto alla prima, che pur ne aveva molte. Qualche debolezza di scrittura ha però deluso le aspettative dei più esigenti.
Nel suo complesso, tutto sommato, la storia ha presentato nuovi scenari che aprono a una terza stagione che si preannuncia emozionante e ricca di colpi di scena.
Gli esseri umani non possono mai davvero cambiare
Gli esseri umani non possono mai davvero cambiare, sono creature spezzate destinate a ripetere sempre gli stessi errori.
Solo i loro successori hanno la possibilità di evolversi.
Archi narrativi completi ma che non fanno stupire
Attraverso una serie infinita di salti temporali e depistaggi, la seconda serie porta a compimento i fondamentali archi narrativi senza però in realtà lasciare il telespettatore stupito.
Arnold e Dolores
Nella prima serie abbiamo scoperto come Arnold abbia creato Dolores, alla fine della seconda serie scopriremo come sia Dolores a creare Bernard, in un incredibile scambio di ruoli e perni narrativi.
I due personaggi si inseguono senza sfiorarsi, si ostacolano, si uccidono, e si riportano in vita reciprocamente: avversari consapevoli che hanno bisogno l’uno dell’altro per salvare la loro specie.
La prima persegue con tenacia un obiettivo, mentre il secondo è tormentato da un conflitto che coinvolge le sue due identità.
Dolores
Ossessionata dalla volontà di vendetta, viene travolta da una irrefrenabile rabbia che rischia di portarla a commettere gli stessi errori che recrimina ai suoi creatori e divenire essa stessa ciò che più desidera combattere.
E’ una Dolores profondamente diversa rispetto a quella che abbiamo conosciuto nella prima stagione, una Dolores che prima abbiamo amato ma che ora ci spaventa e inquieta.
Maeve
La vera protagonista della seconda serie è Maeve, che si rivelerà essere il personaggio più efficace e forse anche il più compassionevole. Con lei si riescono a toccare le umane imperfezioni e ad amarle.
È Maeve a trasportarci nel cuore di un mondo tanto lontano da noi, ma così intimamente vicino e coinvolgente.
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