VanGogh grano cielo

VAN GOGH – TRA IL GRANO E IL CIELO

Van Gogh – Tra il grano e il cielo è un film di genere documentario del 2018, diretto da Giovanni Piscaglia, con Valeria Bruni Tedeschi.

Scheda

VanGogh grano cieloUscita al cinema il 09 aprile 2018.

Distribuito da Nexo Digital.

DATA USCITA: 09 aprile 2018

GENERE: Documentario

ANNO: 2018

REGIA: Giovanni Piscaglia

ATTORI: Valeria Bruni Tedeschi

PAESE: Italia

DISTRIBUZIONE: Nexo Digital

REGIA: Giovanni Piscaglia

SCENEGGIATURA: Matteo Moneta

MUSICHE: Remo Anzovino

PRODUZIONE: 3D Produzioni e Nexo Digital

Trama del film Van Gogh – Tra il grano e il cielo

VanGogh grano cieloArriva al cinema il film evento che offre un nuovo sguardo su Van Gogh (1853-1890), attraverso il lascito della più grande collezionista privata di opere del pittore olandese: Helene Kröller-Müller (1869-1939), la donna che ai primi del Novecento, ammaliata da un viaggio tra Milano, Roma e Firenze, e sull’esempio del mecenatismo dei Medici, giunse ad acquistare quasi 300 suoi lavori, tra dipinti e disegni.

Il film racconta l’unione spirituale di due persone che non si incontrarono mai durante la loro vita (Helene Kröller-Müller aveva 11 anni quando Van Gogh morì nel 1890), ma che condivisero la stessa tensione verso l’assoluto, la stessa ricerca di una dimensione religiosa e artistica pura, senza compromessi. Due universi interiori dominati dall’inquietudine e dal tormento, che entrambi hanno espresso attraverso una vera e propria mole di lettere: fonti storiche insostituibili ed elemento suggestivo che punteggia la narrazione del documentario.

La colonna sonora originale del film è firmata dal compositore e pianista Remo Anzovino. Ad accompagnare l’intero racconto è l’attrice Valeria Bruni Tedeschi, ripresa nella chiesa di Auvers-sur-Oise che Van Gogh dipinse qualche settimana prima di suicidarsi.

 

La vita

Vincent Van Gogh è un pittore olandese (Groot Zunder 1853-Auvers-sur-Oise 1890).

Figlio di un pastore protestante, entrò nel 1869 come commesso alla Galleria Goupil, prima all’Aia, poi a Londra, infine a Parigi.

Una crisi di misticismo lo portò a studiare teologia ad Amsterdam e, successivamente, nel 1879 ottenne l’incarico di predicatore libero tra i minatori del Borinage.

A Parigi nel 1886 lo stile dell’artista, a contatto con la pittura degli impressionisti, si trasformò: la sua tavolozza si arricchì di colori chiari, puri, luminosi; il colore diventò sempre più un mezzo per esprimere la sua interna inquietudine. Strinse amicizia con Toulouse-Lautrec, Seurat, Gauguin; dipinse numerosi paesaggi con tocchi spezzettati e colori contrastanti. A Parigi nel 1890, nonostante il precipitare del suo male, continuò a lavorare intensamente. In uno dei suoi ultimi quadri, Campo di grano con volo di corvi (Amsterdam, Rijksmuseum Vincent Van Gogh), fatto di pennellate non più ondose ma rotte in segmenti spezzati, vi è un senso di solitudine e di tristezza infinite, quasi il presagio della prossima, tragica fine dell’artista.

Il 27 luglio si sparò un colpo di rivoltella al petto e morì dopo due giorni, assistito dal fratello Theo.

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