La Forma dell’Acqua, nuovo film diretto da Guillermo del Toro, da poco uscito nelle sale cinematografiche italiane, ha già stupito positivamente pubblico e critici. The shape of water
DATA USCITA: 14 febbraio 2018
GENERE: Drammatico, Fantasy, Sentimentale
ANNO: 2017
REGIA: Guillermo del Toro
ATTORI: Sally Hawkins, Octavia Spencer, Michael Shannon, Richard Jenkins, Doug Jones, Michael Stuhlbarg, David Hewlett, Nigel Bennett, Nick Searcy, Martin Roach, Lauren Lee Smith, Allegra Fulton, John Kapelos, Morgan Kelly, Marvin Kaye, Wendy Lyon
PAESE: USA
DURATA: 123 Min
DISTRIBUZIONE: 20th Century Fox
TRAMA
Nella sua nuova opera, La forma dell’acqua, il visionario Guillermo del Toro racconta una fiaba gotica ricca di suggestioni fantasy, la cui protagonista è una giovane eroina senza voce.
A causa del suo mutismo, l’addetta alle pulizie Elisa (Sally Hawkins) si sente intrappolata in un mondo di silenzio e solitudine. Specchiandosi negli sguardi degli altri si vede come un essere incompleto e difettoso, così vive la routine quotidiana senza grosse ambizioni o aspettative.
Incaricate di ripulire un laboratorio segreto, Elisa e la collega Zelda (Octavia Spencer) si imbattono per caso in un pericoloso esperimento governativo. Una creatura squamosa dall’aspetto umanoide, tenuta in una vasca sigillata piena d’aqua. Eliza si avvicina sempre di più al “mostro”, costruendo con lui una tenera complicità che farà seriamente preoccupare i suoi superiori.
Una storia d’amore ambientata negli Stati Uniti durante i primi anni della Guerra Fredda. Il film ha già ottenuto 13 candidature a Premi Oscar. E’ stato premiato al Festival di Venezia, vinto 2 Golden Globes e 3 BAFTA.
RECENSIONE
È sufficiente osservare l’arte contemporanea per convincersi degli effetti suscitati dalle trasformazioni della vita acquatica sull’ecosistema e di conseguenza sulla vita degli uomini. Se alcuni tra loro sondano quello che si gioca oggi nella profondità dei fondali, altri ci pescano una mitologia ancestrale e una nuova inquietudine. Sospeso tra nevrosi terrestri (la Guerra Fredda e l’irriducibile paura del diverso) e iridescenze acquatiche, The Shape of Water inventa così sotto i nostri occhi un nuovo continente, tra mare e terra, scongiurando l’annegamento con la potenza dei fantasmi.
Precipitato in piena Guerra Fredda, il racconto agisce su due livelli, quello della cronaca realista (la violenza della Storia) e quello dell’immaginario mitologico (l’incontro con la straordinaria creatura), e osserva due movimenti, quelli su cui si equilibra tenacemente il cinema dell’autore.