Mi sono ritrovata a rileggere un articolo dell’agosto 2018 della scrittrice Simona Vinci.
Nonostante lo scorrere del tempo, quelle riflessioni sembrano riguardare i nostri giorni. Per questo ho pensato di riproporle.
Simona Vinci – Le sfumature non interessano
“In questi giorni ho la forte tentazione di dire di si a tutti, dare ragione a tutti quelli che la vogliono, smettere di discutere con chiunque perché tanto le sfumature non interessano a quasi nessuno e più ammettere ignoranze e incertezze e fare fronte comune ai problemi cercando un lessico che sia una via di mezzo per provare a capirsi, si vuole averla sempre vinta a prescindere, e più offendi più ti senti nel giusto, così per partito preso.
Simona Vinci – Superare la logica del pro/contro
“E cerco di superare la logica del pro/contro che ci divide e ci fa litigare con toni aberranti e incivili, perché vorrei poter ancora provare a parlare con tutti, anche con quelli che la pensano diversamente da me.
Detto questo, fatico a sottovalutare i segnali che arrivano in questo momento storico, nel nostro paese: segnali repressivi, che danno l’idea di un tentativo di imporre un certo tipo di ordine e di sdoganamento di istinti abbastanza bestiali che spingano la massa in direzione della gabbia, la tattica di provare a tappare la bocca a ogni forma di dissenso attraverso il meccanismo del linciaggio mediatico.
Queste cose mi inquietano e non poco. Le parole sono ancora uno strumento di riflessione e ricerca di soluzioni ai conflitti, oppure si stanno trasformando definitivamente in fiato cattivo?”