Rynosuke Akutagawa scrittore

RYUNOSUKE AKUTAGAWA – La breve vita di uno scrittore morto suicida a 35 anni.

Uno dei più apprezzati scrittori di racconti giapponese. Si suicidò con barbiturici a soli 35 anni, dopo aver scritto 200 racconti. Dal 1935, per iniziativa di Kikuchi Kan, suo compagno di studi, allo scrittore è dedicato il più prestigioso premio per la letteratura giapponese.

Personalità e malattia mentale

La personalità chiusa e solitaria lo porta a centrare la sua vita e i suoi racconti sul tema della morte.

Dopo un viaggio in Cina, nel 1921, manifesta un comportamento psicopatologico; per l’esattezza nevrastenia, poi successivamente riconosciuta come depressione.

Il tema della morte

La morte viene avvertita come pensiero lacerante e tutto si riduce ad essa, fino a considerare il suicidio come l’unico meccanismo di difesa.

Jun’ichiro Tanizaki, che conosceva bene Akutagawa, lo immagina dopo il suicidio “con la sua pipa da marinaio in bocca che tira finalmente un sospiro di sollievo dopo tante fatiche e dice: ‘ora sì che va tutto bene’”.

Il periodo storico

Ryunosuke Akutagawa si colloca in un periodo storico molto delicato, quello tra le due guerre. Sono gli anni della pittura espressionista, nella quale i corpi umani vengono rappresentati come mostruosità in un mondo di violenza e macerie.

La follia della madre

La malattia mentale della madre è fondamentale per lo sviluppo della personalità di Rynosuke e innescherà in lui la paura di esserne egli stesso colpito.

Di lei scriverà: “Mia madre era pazza. Mai ho provato nei suoi confronti quell’intimità che c’è tra madre e figlio … Aveva un volto minuto, così come corporatura. Un volto cinereo che in più appariva di un pallore mortale. Non ho mai avuto il suo affetto.” (Ryunosuke Akutagawa, Il registro dei morti in Racconti fantastici, Marsilio, 1995).

La vita di Ryunosuke Akutagawa

Nasce a Tokyo il 1 marzo 1982.

La famiglia vive in uno stato economico di grande difficoltà.

La madre soffre di una malattia mentale che le impedirà di occuparsi del figlio e la porterò a morire nel 1903, lasciando il figlio affidato alla zia materna.

Frequenta le scuole con successo.

Nel 1909, a 17 anni, scrive il suo primo racconto, Shiso (Presagi di morte).

Frequenta la prestigiosa Università imperiale di Tokyo, soprattutto i corsi di letteratura inglese e, successivamente, anche quella francese e russa.

Nel 1914, a 22 anni, fonda insieme a Kikuchi Kan e Kume Masao la rivista letteraria “Shinshicho”.

Nel 1915 pubblica il racconto Rashomon. Inizia così la sua attività di scrittore, di soli racconti: ne scriverà 200.

Nel 1916 si innamora di Yayoi, ma a causa dell’ostilità della famiglia si trova a dover interrompere il rapporto amoroso.

Nel 1917 si laurea con una tesi su William Morris e inizia ad insegnare inglese.

Nel 1918 si sposa con Fumi Tsukamoto, ma non sarà un matrimonio felice.

Nel 1919, dopo due anni di insegnamento, abbandona la scuola per dedicarsi esclusivamente alla scrittura: una decisione che avrà riflessi negativi sul piano economico con periodi di indigenza. Nello stesso anno un terremoto di grande potenza distrugge gran parte di Tokyo e uccide oltre 100.000 persone.

Il 24 luglio 1927 si suiciderà con una dose di Veronal, il barbiturico prescrittogli per aiutarlo a combattere una grave insonnia.

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