Robert Frank fotografo

“PREFERISCO CAMMINARE AL BORDO CHE IN MEZZO ALLA STRADA”. ROBERT FRANK – FOTOGRAFO

Robert Frank è considerato tra i più grandi fotografi del panorama mondiale.

È stato ed è tuttora fonte di ispirazione per le nuove generazioni.

 

Chi è Robert Louis Frank

Robert Frank fotografoRobert Frank è nato il 9 novembre 1924.

Svizzero di origine ebraica.

La prima foto che ha scattato è stata a una chiesa di Zurigo.

 

1949

Lavora negli USA come fotografo di moda.

Dopo qualche anno, si dedica ai viaggi e, come freelance, diventa fotografo di reportage.

 

1951

Nasce il suo primo figlio, Pablo.

 

1954

Il 21 aprile 1954 nasce la figlia, Andrea.

 

1955

Robert Frank fotografoNel ’55, viaggiando con la famiglia a bordo della sua automobile, decide di girare per le strade degli USA e scatta più di 27 mila fotografie. Dalle quali ne estrapolerà 83, che daranno vita al suo libro più famoso.

 

1960

Nel ’60 abbandona la fotografia per dedicarsi al cinema.

Il suo cinema è privato e introspettivo.

I suoi film non hanno molto successo di pubblico, ma sono ricordati come le prime pellicole del Cinema Indipendente Americano.

Uno di questi è dedicato al fratello, Julius. Ex culturista che, a causa di una malattia mentale era diventato catatonico e per due anni aveva smesso di parlare.

 

1970

Negli anni ’70 Robert Frank torna alla fotografia.

Ma per lo più usa delle sue vecchie fotografie e crea dei collage.

 

1971

Nel 1971, dopo la separazione dalla prima moglie, Robert Frank si lega alla pittrice June Leaf.

 

1974

Il 28 dicembre 1974 a causa di un incidente aereo in Guatemala, a soli 21 anni muore la figlia, Andrea, che viaggiava insieme al fidanzato.

È un periodo difficile per Robert Frank anche da un punto di vista economico. Dovrà infatti intraprendere una dura battaglia legale per tornare in possesso dei diritti d’autore sulle sue fotografie – diritti che aveva perso.

 

1994

Il 7 febbraio 1994 muore suicida il figlio Pablo.

La scomparsa del ragazzo è stata preceduta da una lunga malattia mentale che lo ha portato a vari ricoveri presso strutture specializzate. In quei periodi scriveva lunghe e sentite lettere al padre, Robert, nelle quali gli esternava la sua sofferenza e il suo delirio.

 

Il pensiero fotografico

“Non faccio compromessi. Faccio le cose a modo mio”. Robert Frank

Secondo Robert Frank la messa a fuoco serve a rendere più bella la fotografia.

Le persone vanno riprese mentre sono distratte e bisogna essere veloci nel fotografarle perché davanti all’obiettivo mutano nelle espressioni.

Per lui sono più interessanti i volti dei paesaggi. Attraverso i suoi ritratti è infatti riuscito a farci pervenire il suo sguardo non convenzionale sull’America.

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