In Italia sono pochi gli psicofarmaci prescritti a bambini e adolescenti. Questo perché da noi si preferisce un approccio bio-psico-sociale. Si tratta di un intervento multidisciplinare all’interno di un progetto terapeutico.
Criticità del sistema sanitario nazionale
In Italia gran parte delle ricette di psicofarmaci destinate a minori viene prescritta da un medico generico senza specifica diagnosi e senza la supervisione del neuropsichiatra.
Questo accade anche a causa della criticità dei servizi di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza. Manca anche un servizio sanitario che si occupi dell’adolescente con disturbi psichiatrici gravi nel passaggio all’età adulta.