parole autore Prospettiva

– Bene, Capitano Aramsham – continuò Paul, – gli Harkonnen pagherebbero cifre favolose per sapere quello che voi adesso sapete.

– Bene, Capitano Aramsham – continuò Paul, – gli Harkonnen pagherebbero cifre favolose per sapere quello che voi adesso sapete. E l’Imperatore… che cosa darebbe l’Imperatore per sapere che un Atreides è ancora vivo, nonostante il suo tradimento?

Il capitano guardò a destra e a sinistra, verso i due uomini che gli rimanevano. Paul poté quasi toccare i pensieri che turbinavano nella mente dell’uomo. I Sardaukar non si arrendevano mai, ma l’Imperatore doveva sapere di questa minaccia.

Sempre usando la Voce, Paul disse: – Arrendetevi, Capitano!

L’uomo a sinistra di Aramsham balzò all’improvviso verso Paul, ma si scontrò col pugnale del capitano che guizzò nel suo petto. L’assalitore stramazzò al suolo, sanguinante, la lama piantata nel cuore. Il capitano fronteggiò l’ultimo compagno che gli era rimasto.

– Tocca a me decidere quello che è meglio per Sua Maestà! – gridò. – Capito?

L’altro Sardaukar si afflosciò.

– Butta a terra il coltello – ordinò il capitano. Il Sardaukar obbedì.

(…)

Il capitano si voltò nuovamente verso Paul: – Per voi ho ucciso un amico – disse. – Non lo dimenticherò mai.

– Siete mio prigioniero – replicò Paul. – Vi siete arreso a me. Che voi viviate o moriate non ha alcuna importanza. – Fece un gesto alle guardie perché prendessero i due Sardaukar, e si voltò verso Korba.

– Muad’Dib – disse Korba. – Ho mancato al mio compito…

– L’errore è stato mio, Korba – l’interruppe Paul. – Avrei dovuto avvertirti. In futuro, quando perquisisci un Sardaukar, ricordati di questo. E ricordati anche che ciascuno di loro ha una o due unghie false dei piedi, che possono essere combinate con altri oggetti nascosti nel loro corpo per montare una radiotrasmittente. Hanno uno o più denti falsi e rotoli di filo shiga nascosti tra i capelli, così sottili da essere quasi invisibili, e tuttavia abbastanza robusti da strangolare un uomo e perfino tagliargli la testa. È necessario esaminare i Sardaukar centimetro per centimetro, sondarli coi raggi X, tagliar loro ogni ciuffo di peli del corpo. E quando avrai finito, stai pur certo che non avrai ancora scoperto tutto.

(…)

Alzò gli occhi su Gurney che si era avvicinato ad ascoltare.

– Allora è molto meglio ucciderli – disse Korba.

Paul scosse la testa, sempre fissando Gurney. – No, voglio che riescano a fuggire.

– Signore! – Gurney quasi soffocò.

– Sì?

– Il tuo uomo ha ragione. Bisogna ucciderli immediatamente. Distruggi tutte le prove della loro presenza, qui. Hai umiliato i Sardaukar Imperiali! Quando l’Imperatore lo saprà non avrà più pace finché non ti avrà messo a cuocere a fuoco lento.

– È assai difficile che l’Imperatore ci riesca – disse Paul, lentamente, freddamente.

Qualcosa era accaduto dentro di lui, mentre fronteggiava il Sardaukar.

Dune – Frank Herbert

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