Vincitore del Premio Nebula 1966. Miglior romanzo
Vincitore del Premio Hugo 1966. Miglior romanzo
Uno scontro cosmico tra forze straordinarie, popoli magici e misteriosi, intelligenze sconosciute e insondabili.
Trama
Arrakis un pianeta inospitale composto da sabbia e rocce; continua preda di tempeste di sabbia devastanti e popolato da mostri striscianti. I suoi abitanti, i Fremen sono considerati poco più che selvaggi. Sulla sua superficie però cresce il melange, la sostanza che dà agli uomini la facoltà di aprire i propri orizzonti mentali, conoscere il futuro, acquisire le capacità per manovrare le immense astronavi che garantiscono i viaggi e gli scambi commerciali tra i vari pianeti.
L’Imperatore, che regge il suo potere grazie a un gioco di equilibri tra le Grandi Case, fa ricadere sul cugino, il Duca Leto Atreides, la scelta per il governo del pianeta. Una scelta motivata da convenienze politico strategiche in quanto questi ha un vasto seguito di ammiratori tra le altre cariche dell’Impero. È l’inizio di uno scontro cosmico.
Recensione
Il libro parla di quanto machiavellicamente si è disposti per raggiungere o mantenere il proprio status politico/nobiliare; e di quanto si è legati e condizionati dal proprio tornaconto economico, nello specifico rappresentato dalla spezia presente sul pianeta Arrakis. Non si trascura neanche l’elemento della forza trascinante e violenta che in talune circostanze più assumere l’idea di un capo spirituale o religioso. Ma l’aspetto più importante è quello ecologico il rispetto delle risorse di un pianeta e l’importanza di ogni singolo individuo per migliorare e preservare la vita di un intero ecosistema.