L’affermazione che l’antibiotico resistenza “diventerà la prima causa di morte, più dei tumori” è abbastanza forte. Ma questo è il convincimento di Bartolomeo Biolatti, presidente della Società italiana di scienze veterinarie.
Bartolomeo Biolatti, presidente della Società italiana di scienze veterinarie
“Gli antibiotici sono farmaci destinati a uccidere o inibire la crescita dei batteri. Una scoperta straordinaria che negli ultimi 60 anni ha consentito di salvare milioni di vite umane e animali. Dunque uno strumento importante che dobbiamo continuare a usare bene proprio perché ne avremo bisogno anche in futuro. Il problema è che a fianco degli effetti positivi e desiderati, ci sono anche effetti indesiderati, come appunto l’antibiotico resistenza, cioè i batteri pian piano si adattano e riescono a resistere al farmaco rendendolo così inutile. Sia chiaro che l’antibiotico resistenza esiste da centinaia di anni, ma ora le cose stanno cambiando. Il problema deriva dall’uso sempre più esteso che si fa degli antibiotici, un uso che on è sempre appropriato e a volte eccessivo, sia tra gli uomini che tra gli animali. Questo fa sì che la capacità di resistenza dei batteri aumenti e che questa resistenza possa passare tra animali e uomo. E c’è una tendenza preoccupante nell’evoluzione del fenomeno. Oggi in Europa sono stimante 23 mila morti l’anno, dovute all’antibiotico resistenza, ma in proiezione questo fenomeno diventerà la prima causa di morte, più dei tumori.”