Lo studio proverebbe che la violenza dei videogiochi abbia un effetto transitorio sul cervello che non comprometterebbe in modo irrimediabile la “sanità emotiva”.
I videogiochi violenti non aumentano l’aggressività
Uno studio pubblicato su “Frontiers in Psychology” da Gregor Szycik e i colleghi dell’Hannover Medical School sostiene che, analizzando un gruppo di giocatori a tre ore di distanza dall’ultima partita, di fronte agli stimoli le aree deputate al controllo delle emozioni e dell’empatia si attivano nel medesimo modo sia su questo gruppo che su uno di non giocatori.